COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO IN BICI
In questi lunghi mesi di pandemia non si può far altro che progettare il prossimo viaggio in modo che quando si potrà nuovamente viaggiare in sicurezza saremo pronti a ripartire. Vogliamo raccontarvi perchè nei nostri viaggi abbiamo scelto di utilizzare certe attrezzature piuttosto che altre, naturalmente in funzione del viaggio che stiamo progettando.
Che tipo di bici scelgo
Per noi bikers la scelta della MTB potrebbe essere ovvia, ma proviamo ad immaginare una zona del mondo dotata di strade secondarie bitumate
e sterratoni carrabili, come ad esempio la Patagonia, che la scelta potrebbe non essere così ovvia; le bici gravel si adattano meglio a queste
tipologie di percorso, rispetto alla MTB, e ci permetterebbero di essere più veloci e quindi di avere percorrenze giornaliere maggiori.
Comunque, siccome la tentazione, di percorrere anche sterrate secondarie e magari single, è sempre in agguato, la MTB rappresenta sempre un
ottimo compromesso.
Una volta determinata la tipologia di bici sarebbe opportuno scegliere un telaio in alluminio o acciaio, scartando quelli in carbonio perché pur
essendo molto performanti risultano vulnerabili in caso di urti accidentali su pietre acuminate o elementi in acciaio che potrebbero rendere il
telaio inservibile, rovinando definitivamente il viaggio a se stessi ed al resto della compagnia.
Per affrontare un viaggio in sicurezza è opportuno che il biker sia in grado di smontare e rimontare i componenti della bici che si dovranno
rimuovere in occasione dell’inscatolamento per viaggio aereo e di eseguire alcune regolazioni di base; ovviamente ci dovremo portare appresso
tutti gli attrezzi necessari, magari dividendo il carico (prima dell’inizio del viaggio) coi compagni di avventura.
Come allestisco la bici?
Anche in questa scelta è necessario avere ben chiaro cosa ci dovremo portare durante il viaggio, comprendendo anche le derrate alimentari e
soprattutto l’acqua, che, in caso di viaggi avventura, potrebbero costituire una buona percentuale del carico , in caso di lunga distanza tra
un punto di rifornimento e quello successivo, per cui in caso di viaggi brevi ed in zone ben servite da punti di rifornimento o in caso di
partecipazione a eventi organizzati si può optare per il bikepacking che consente di avere una bici relativamente leggera e maneggevole.
Nel caso invece di un viaggio avventura nel quale non si conoscono esattamente i punti acqua e di rifornimento in genere, oppure con lunghi
tratti senza certezza di incontrare punti di rifornimento (questa è l’avventura), allora sarà necessario optare per un allestimento che ci
permetta una capacità di carico maggiore, quindi si utilizzeranno le borse stagne posteriori con l’aggiunta del borsone anteriore ed, in base
alla progettazione del viaggio, l’aggiunta di borsa da telaio e quant’altro si riterrà necessario; non ho menzionato zaini perché nel caso di
viaggi lunghi è preferibile caricare tutto sulla bici, se invece si partecipa a gare allora si può utilizzare zaini, ben consci che un peso
aggiunto contribuisce a schiacciare le ossa ischiatiche sulla sella che, a lungo andare, può creare spiacevoli conseguenze.
In questi ultimi anni si stà sviluppando una variante delle due precedenti tipologie ossia il flashpacking che ne rappresenta una evoluzione,
ossia un allestimento per il biker viaggiatore che non rinuncia alla tecnologia per essere sempre informato e per poter comunicare facilmente,
usufruendo delle comodità laddove dovesse trovarle; quindi non sempre tenda, ma all’occorrenza un bel ostello o meglio un albergo col WiFi.
Nell’ultimo viaggio in Sardegna, avendo la necessità di essere sempre informati sullo stato della pandemia, si è optato per questo tipo di
allestimento che di ha permesso di evitare rischi in alcuni paesi, che nel frattempo erano diventati focolai di contagi.
Come scelgo il percorso?
La scelta del percorso è l’aspetto più personale dell’intero viaggio e direi anche quello più importante e impegnativo da determinare,
perché si deve condividere con i compagni di viaggio, già dalla fase di studio; questa fase può durare anche diversi mesi, in base al paese
da visitare.
Prima fase è quella della scelta della zona del mondo da visitare, poi si dovranno individuare i punti d’interesse comuni e infine la scelta
del percorso che dovrà tenere conto dei punti certi di rifornimento, fino all’ottenimento della traccia che rappresenterà la cosa più preziosa
in assoluto; quindi prima della stesura della revisione finale, ci dovrà essere una fase di reperimento delle info necessarie, in modo da avere
ben presenti tutte le difficoltà che si dovranno affrontare. Conoscere nel dettaglio, maggiore possibile, il percorso ci darà un vantaggio
nell’affrontarlo e nel prepararci a superarlo.
Altro argomento importantissimo è rappresentato dalla determinazione delle tappe che devono tener conto del clima che si troverà, del carico
da trasportare, del tipo di percorso e dal grado di allenamento medio del gruppo; detta così sembra una cosa facile ma in assoluto è l’aspetto
più difficile da determinare. Provate ad immaginare di dover percorrere centinaia di km, in un paese che non conoscete, e di doverlo fare in
tempo per prendere il volo di rientro, già (ovviamente) prenotato.
E’ chiaro che si può fare il viaggio in più tempo, ma è anche vero che nei giorni di ferie, che si hanno a disposizione, si vorrebbero vedere
quante più ‘bellezze’ e siti possibile, quindi la cosa migliore da fare è allenarsi bene, assieme ai compagni di viaggio.
Quindi si dovranno caricare sul navigatore, di tutti i partecipanti, le tracce e la mappa dettagliata, personalmente procedo anche alla stampa
su carta, delle diverse tappe, in modo da poter agevolmente ragionare in caso di ‘sorprese’ rispetto a quanto pianificato.
Cosa mi porto?
Anche per questo argomento è necessario effettuare delle scelte, dettate dal tipo di viaggio, dal clima e dal grado di antropizzazione dell’area
da visitare; l’obiettivo è quello di essere i più leggeri possibile, quindi pochi fronzoli oltre al necessario che, in macro voci,
si può riassumere in:
ATTREZZATURA BICI: Raggi di scorta, forcellino, cavetti, chiavi necessarie, olio catena + spazzolino, set bucature, fare la manutenzione
in officina almeno un mese prima in modo da poter testare il mezzo;
ATTREZZATURA ELETTRONICA: pannello solare o mozzo dinamo in caso di assenza di energia elettrica e prese multiple per
sfruttare al massimo laddove c’è la possibilità, luci per potersi spostare anche al buio, attenzione perché in alcuni paesi non è consentito
utilizzare telefoni satellitari;
ABBIGLIAMENTO: abbigliamento TECNICO per pedalare,compreso casco e guanti adatti al clima;K-way e calzoni impermeabili,
per poter pedalare anche in caso di pioggia e quello per le fasi di VIAGGIO e RELAX
PER DORMIRE: Sacco a pelo ed eventuale tendoa da scegliere in base al clima di destinazione; Materassino gonfiabile;
VARIE : Integratori e medicinali + salviette per igiene intima;Documenti personali, passaporto, eventuali visti,
libretto vaccinazioni, taccuino e penna
Per ogni punto dell’elenco si dovrà portare il meno possibile, privilegiando abbigliamento tecnico e leggero;
Nel mio primo viaggio in autonomia, tour della Giordania, mi occupai dello studio del percorso, visto che fui io a proporlo ai miei compagni
di viaggio Maurizio, Rino e Antonio. Distratto dal lavoro sul percorso che mi impegnò a lungo, diedi poca rilevanza alla scelta dell’attrezzatura,
commisi parecchi errori, dati dall’inesperienza, che mi insegnarono due cose importanti ossia acquistare sempre materiale tecnico di qualità e dare
ascolto a chi ha più esperienza di te; brevemente racconto che comprai delle borse + portapacchi, fidandomi delle
descrizioni del venditore, e non prestando attenzione al consiglio di Maurizio Doro, arrivato dopo che avevo fatto lo sfortunato acquisto
(in effetti avrei potuto acquistare nuove borse e portapacchi, ma non lo feci); il risultato fu quello di vedere le borse scucirsi giorno dopo
giorno e di doverle rappezzare col nastro. Inoltre, siccome le borse avevano un limitato volume fui costretto ad utilizzare uno zaino,
dove misi le attrezzature leggere e ingombranti ma, alla fine, dovetti caricarci anche le derrate alimentari e le scorte di acqua.
Il viaggio fù comunque bellissimo, anche oltre quello che potevo aspettarmi, ma la preoccupazione di vedermi le borse sfaldarsi,
l’avrei certamente evitata!
Come organizzo il trasporto in aereo?
"LO SCATOLONE"
In caso di viaggio aereo, bisogna prendere le informazioni necessarie alla determinazione della dimensione
dello scatolone, dove riporremo la bici debitamente smontata + borse ed attrezzature varie, fino al raggiungimento del massimo peso in franchigia,
bisogna fare attenzione a non superare tale limite perché pur non essendo vietato superarlo si potrebbero avere lungaggini per il pagamento delle
quote extra che, in alcuni paesi, risulta difficoltoso per via della lingua e si rischia di perdere il volo; per cui è preferibile non superare
il limite, che tra l’altro è differente da una compagnia all’altra, quindi il limite da non superare è il minore tra tutti!
Ultimi consigli...
Per le comunicazioni, in genere è preferibile acquistare una SIM sul posto; per quanto riguarda il bancomat, in alcuni paesi, è necessaria una abilitazione da richiedere in banca o abilitare con l’home banking.Anche questa scelta è in funzione del viaggio progettato. Per essere autonomi sicuramente è conisigliato comunque
portare il sacco a pelo. Per la scelta del tipo valutate attentamente le temperature, meglio abbondare per stare sul sicuro.
Consigliatissimo anche
il materessino che ci consente oltre di dormire e riposare meglio, anche di non bagnare il sacco a pelo con l'umidità del terreno.
Se la vostra destinazione ha un clima secco e le temperature notturne sono miti, dormire sotto le stelle è sicuramente una bellisima esperienza
Portarsi la tenda è sicuramente una certezza, ma anche del peso in più. Scelta sempre da valutare attentamente durante la progettazione del viaggio. Per dormire in modo più confortevole e preservare la tenda dall'umidità cercare un riparo per sistemarla, puo essere una tettoia come nella foto o anche un albero.
Quanto è possibile fare qualche sosta in un ostello o qualche struttura similare,ci consente di riposare meglio e magari fare una bella doccia!
In base alla scelta di "cosa portarsi", al tipo di viaggio che si intende fare cambia l'allestimento della bici.
Si va da un allestimento in stile bike-packing sino alle capienti borse stagne da agganciare al portapacchi posteriore. Si trovano in commercio
borse di diverse dimensioni anteriori, posteriori, da telaio dimensione. A titolo di esempio mostriamo alcuni allestimenti possibili:
- Classico allestimento da bikepacking con borsa anteriore e posteriore per un totale di 23 litri
- Cambiando le borse anteriori, e aggiungendo una borsa da telaio riusciamo ad avere una buona campienza anche in stile bikepacking
- Passando alle borse posteriori con portapacchi raggiungiamo una grande campienza, in questo caso 80 litri